Il Palio

Tutto ebbe inizio nei primi anni ’80 quando un gruppo di amici decisero di creare il Palio di Cimbro dalla precedente esperienza di giochi paesani organizzati in oratorio, mantenendo la naturale suddivisione in gruppi che si era creata per lo svolgimento di questi giochi.
Fu così che una serata, tra battute e racconti, furono decisi i quattro nomi dei rioni, tutti dettati da particolari caratteristiche presenti nel territorio del rione stesso:

  • Ul Castel (il castello), dal nome con cui è sempre stato chiamato un cortile del centro storico del paese;
  • Ul Murign (il mulino), dal mulino tutt’ora presente nel rione, sulle rive del torrente Strona, anche se non più funzionante;
  • I Mouroum (i gelsi), dall’esistenza sul territorio del rione di numerose piante di gelso, oggi ridotte a soli 3 o 4 esemplari;
  • Ul Meut (la collina o il colle), dalla presenza di una piccola collina.

Ogni rione fu associato ad un colore distintivo (Giallo, Rosso, Blu e Verde) e per ciascuno fu eletto un capo-rione: Natalino Pasqualin (Ul Castel), Sergio Macchi (Ul Murign), Giorgio Baggio (I Mouroum) e Gabriele Ghittore (Ul Meut).

Con questi presupposti ebbe luogo la prima edizione del palio cimbrese, caratterizzata da numerosi giochi di stampo paesano e/o goliardico. È quasi impossibile elencare tutti i giochi che si sono svolti nel corso delle varie edizioni, tutti dettati dalla grande fantasia degli organizzatori.
La partecipazione della gente del paese ai giochi è sempre stata numerosa; inoltre durante le giornate di svolgimento del palio, le vie del paese venivano e vengono tutt’ora addobbate con fantasia ed abilità.

Nei primi anni ’90 il palio ha subito qualche anno di pausa dovuto ad un fisiologico cambio generazionale per poi riprende con rinato vigore nell’anno 2000. In questo periodo comunque è sempre stata organizzata una bella festa paesana.

Le principali novità della nuova organizzazione del palio, nata da un gruppo di amici nostalgici delle vecchie feste vissute da bambini, sono stati: la premiazione del rione meglio addobbato, la sfilata con abiti che richiamano i tempi passati, confezionati abilmente dalle sapienti mani delle donne del paese, la distribuzione di prodotti tipici del rione durante la serata dell’apertura e gli intrattenimenti musicali.
Per tutta la durata della manifestazione è naturalmente presente anche un ricco stand gastronomico.

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